Tecnologia

Aspirapolvere Dyson Cyclone V10 Motorhead, il migliore di tutti

La scelta del miglior aspirapolvere non è così semplice come possa sembrare. Soprattutto per coloro che non hanno una grande dimestichezza con gli elettrodomestici.

In linea di principio, un criterio assolutamente imprescindibile per la scelta è la qualità dell’aspirapolvere, anche se detto così sembra un concetto piuttosto vago. Per ‘qualità’ si intende principalmente la qualità dei materiali e quella delle prestazioni.

Contestualmente, un buon aspirapolvere deve consentire consentire un notevole risparmio di consumi. Anche in questo caso si tratta di una parola da intendere in un senso più esteso e globale; vale a dire che quando si parla di consumi il riferimento non è solo all’energia elettrica.

In questo senso vi parleremo nel dettaglio di un modello di aspirapolvere Dyson, ovvero il Dyson Cyclone V10 Motorhead, che riteniamo uno dei migliori dispositivi dal punto di vista della qualità e del consumo.

Dyson Cyclone V10 Motorhead

Si tratta di un aspirapolvere senza filo prodotto dalle maestranze della Dyson, azienda che ha sempre puntato sull’evoluzione tecnologica senza perdere d’occhio il risparmio dei consumi e l’impatto ambientale.

Proprio nell’ottica del risparmio energetico, una prima caratteristica di questo dispositivo è l’assenza del filo di alimentazione elettrica. Il Dyson Cyclone V10 è infatti alimentato da una batteria ricaricabile in nichel-cobalto-alluminio che permette all’apparecchio di funzionare per 40 minuti senza che la potenza di aspirazione diminuisca (collegando la spazzola motorizzata i minuti diventano 25). Un’altra peculiarità dell’elettrodomestico è che il funzionamento non comporta l’uso dei sacchetti. Quando si parla di consumi, infatti, vanno annoverati anche i cosiddetti ‘materiali di consumo’, che possono raggiungere anche un importo annuale piuttosto considerevole; è stato effettuato uno studio secondo cui la spesa totale di sostituzione dei sacchetti e dei filtri usa-e-getta di un aspirapolvere che usa questo tipo di accessori ammonta a 186,50 euro in 5 anni.

I notevoli standard di qualità di questo aspirapolvere Dyson sono comprovati dalla presenza di accessori all’avanguardia come il motore digitale Dyson V10. A differenza dei vecchi motori ‘a spazzola’, questa tipologia di motore deve il suo funzionamento agli impulsi digitali e alla presenza di magneti composti da una lega particolare che si chiama Neodimio. Grazie a un albero motore costruito con una ceramica resistente, il motore Dyson V10 è più piccolo, leggero e potente della maggior parte dei motori in circolazione.

Questo elettrodomestico è dotato inoltre di due accessori estremamente funzionali, ovvero la spazzola motorizzata Direct Drive e la spazzola a rullo morbido. La prima è particolarmente indicata per una pulizia efficace dei tappeti, riuscendo a rimuovere la polvere più stratificata spingendo in profondità le setole del tappeto stesso. La seconda spazzola invece è altamente performante sui pavimenti duri, dove riesce ad aspirare sia la polvere che i detriti più ingombranti.

Il Dyson Cyclone V10, come suggerisce il nome, è un aspirapolvere ‘ciclonico’, ovvero utilizza una tecnologia che riesce a separare, in sede di raccolta, le particelle di polvere da quelle di aria, che viene restituita pulita dal filtro. Nella fattispecie i ‘cicloni’ sono 14, posizionati in parallelo, che sviluppano un flusso d’aria potente e capace si smuovere anche le particelle di polvere infinitesimali.

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Conclusione

Fermo restando l’uso dell’aspirapolvere più consono ad un tipo di consumo ‘intelligente’, si può usare nel quotidiano una serie di accortezze perché l’uso del dispositivo sia ancora più valorizzato.

Uno dei suggerimenti è di tenere conto delle fasce orarie. In base al contratto che il consumatore sottoscrive, esistono fasce di orario dove l’energia ha un costo inferiore.

Un’altra accortezza è quella di evitare di accendere e spegnere l’aspirapolvere più volte nell’arco di pochi minuti. In particolare i dispositivi dotati di un motore di potenza notevole richiedono un dispendio di energia piuttosto rilevante in fase di accensione.

Un ultimo consiglio è quello di sfruttare i cosiddetti ‘tempi morti’ durante le operazioni di pulizia. Si intendono quelle frazioni di tempo, ad esempio, in cui si sposta un mobile prima di aspirare sotto e si dimentica l’aspirapolvere acceso consumando energia inutile.